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03.06.2012
PED (PRESSURE EQUIPMENT DIRECTIVE)
LA DIRETTIVA 97/23 IN MATERIA DI ATTREZZATURE A PRESSIONE
La direttiva europea 97/23, meglio conosciuta come PED (Pressure Equipment Directive), è stata adottata dal parlamento europeo nel maggio del 1997 ed è entrata in vigore, in via opzionale, il 29 novembre 1999. A partire dal 29 maggio 2002 è diventata obbligatoria per tutti gli stati membri dell'unione europea. Pertanto se fino al 28 maggio dello scorso anno un costruttore di attrezzature a pressione aveva ancora la possibilita' di scegliere se seguire la PED o continuare ad utilizzare la esistente legislazione nazionale, oggigiorno non ci sono alternative: va applicata la PED.
La direttiva stabilisce, unitamente alle direttive relative ai semplici recipienti a pressione (87/404/EC), alle attrezzature a pressione trasportabili (99/36/EC), un insieme di adeguate regole legislative, a livello europeo, per apparecchiature soggette a pressione.
La direttiva deriva dal programma della comunità europea per l'eliminazione delle barriere tecniche al commercio ed è stata elaborata secondo le "regole del nuovo approccio" (New Approach to Technical Harmonisation and Standards). Questo diverso modo con cui è stata elaborata la direttiva, ha lo scopo di armonizzare le leggi nazionali degli stati membri dell'unione in materia di progettazione, costruzione, collaudo e conformita' di valutazione delle attrezzature a pressione e del montaggio delle attrezzature a pressione. Pertanto, obiettivo della direttiva è quello di permettere la libera circolazione e la messa in servizio delle apparecchiature a pressione nel mercato della comunita' europea.
Formulata secondo le regole del nuovo approccio, la PED stabilisce condizioni normative flessibili che non impongono alcuna soluzione tecnica dettagliata. Questo tipo di approccio permette, tra l'altro, al mondo dell'industria di sviluppare nuove tecnologie aumentando, di conseguenza, la competitivita' internazionale.
La PED, che interessa in particolare i produttori di serbatoi pressurizzati, scambiatori di calore, generatori di vapore, boilers, ecc., fa parte di una serie di direttive tecniche, atte ad "armonizzare" il mercato europeo, che coinvolgono diversi settori del mondo industriale.
I REQUISITI PER I MATERIALI
Quali sono le implicazioni che la direttiva comporta per tutti i fornitori di acciaio inossidabile (o più in generale dei materiali) con i quali le attrezzature a pressione sono fabbricate? Premesso che la PED si applica alle attrezzature a pressione e agli insiemi soggetti a una pressione massima ammissibile superiore a 0,5 bar e che ha lo scopo di fissarne i requisiti essenziali di sicurezza, vediamo innanzitutto quali sono gli obblighi del fabbricante dell'attrezzatura a pressione.
Il fabbricante deve:
1. stabilire e mantenere opportune procedure per identificare i materiali, delle parti dure per identificare i materiali, delle parti delle attrezzature che contribuiscono alla resistenza alla pressione, con mezzi adeguati dal momento della ricezione, passando per la produzione, fino alla prova definitiva dell'attrezzatura a pressione costruita;
2. prendere opportune misure per accertarsi che il materiale impiegato sia conforme ai requisiti richiesti;
3. fornire documenti che attestino la conformita' del materiale ad un determinato requisito.
Se dal primo punto si evince chiaramente che al fabbricante è fatto obbligo di lavorare con procedure in grado di assicurare la rintracciabilita' dei materiali utilizzati, non altrettanto chiaramente si intuisce cosa richiede la direttiva PED attraverso i punti successivi. Innanzitutto va precisato che, nel contesto della direttiva, con il generico termine di "materiali" sono definiti tutti i prodotti che vengono impiegati per la costruzioni delle attrezzature a pressione che possono quindi essere di acciaio, di acciaio inossidabile, di alluminio, di rame, di plastica, ecc., includendo anche i materiali di saldatura e i materiali di assemblaggio.
Relativamente ai materiali utilizzati per la costruzione delle attrezzature a pressione, la PED richiede che debbano essere idonei per le applicazioni previste per tutta la vita presunta dell'attrezzatura stessa, a meno che non si preveda una sostituzione. Inoltre, per i materiali delle parti pressurizzate, la PED richiede che, per tutte le condizioni di prova e di esercizio ragionevolmente prevedibili, essi abbiano caratteristiche adeguate.
I materiali sono idonei per l'uso nelle attrezzature a pressione se:
a) sono conformi alle norme europee EN armonizzate, oppure
b) sono oggetto di un'apposita approvazione europea, oppure
c) sono oggetto di una valutazione particolare.
Sia l'approvazione europea (punto b) sia la valutazione particolare dei materiali (punto c) comportano l'intervento di un organismo notificato a livello europeo e incaricato delle procedure di valutazione della conformita' dell'attrezzatura a pressione. Il fabbricante delle apparecchiature deve definire tutti i valori necessari per i calcoli di progettazione, le caratteristiche essenziali dei materiali e della loro utilizzazione ed inoltre deve fornire una adeguata documentazione tecnica con tutti gli elementi che attestino il rispetto delle prescrizioni della direttiva riguardo ai materiali.
Per poter essere utilizzati per la fabbricazione delle attrezzature a pressione i materiali che vengono impiegati devono essere conformi ai requisiti fissati nelle specifiche tecniche che sono state considerate per la loro caratterizzazione.
Il fabbricante delle attrezzature a pressione deve quindi richiedere al fornitore dei materiali una opportuna documentazione con la quale quest'ultimo garantisce la conformita' alla specifica tecnica indicata e considerata di riferimento contrattuale per la fornitura dei materiali stessi. Il fornitore dei materiali dovra' pertanto prevedere l'invio al fabbricante delle apparecchiature a pressione di questa documentazione. La PED prevede pero' che se il produttore dei materiali ha un appropriato sistema di garanzia della qualita', certificato da un competente organismo stabilito all'interno della Comunita' e cha ha condotto specifiche verifiche per i prodotti, i certificati emessi dal produttore stesso sono ritenuti idonei ad assicurare la conformita' dei materiali con quanto per essi previsto dalla direttiva.
E' in corso d'opera la stesura di un progetto di norma (pr EN 764-5 "Pressure equipment compliance and inspection documentation of materials") relativo ai documenti per la conformita' e il controllo dei materiali degli apparecchi a pressione. In questo progetto è riportato uno schema che considera tutta la gamma dei controlli e dei documenti della UNI EN 10204. Se la versione definitiva della norma riportera' ancora detto schema, tutti i fornitori di materiali che utilizzano la UNI EN 10204 potranno facilmente adeguare il loro modo di operare con quanto richiesto dalla direttiva.